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Come risolvere i problemi di surriscaldamento in un notebook
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Pubblicato da Studio Nassisi® | Servizi Informatici in Focus · 4 Marzo 2020
Uno dei problemi più frequenti che è possibile riscontrare sui computer  portatili è rappresentato dal progressivo aumento delle temperature di  funzionamento che possono portare al surriscaldamento del notebook e al conseguente danneggiamento della componentistica interna. Normalmente, il problema  si manifesta con un anomalo aumento della temperatura nelle zone vicino alla tastiera e nella parte inferiore del notebook.
Nei computer con problemi di surriscaldamento, inoltre, la ventola di  raffreddamento è costantemente accesa e gira sempre (o quasi sempre) alla massima velocità possibile. Questo perché le ventole di raffreddamento che equipaggiano i nostri notebook sono "termoregolate", ossia sono in grado di variare la velocità di rotazione (e quindi la loro capacità di raffreddamento) in funzione della temperatura raggiunta dai componenti vitali del computer.
In  altre parole, all’aumentare  della temperatura interna del computer, aumenta la velocità di rotazione della ventola che, in questo modo, riesce a dissipare una maggior quantità di calore e riportare la  temperatura di esercizio del notebook a livelli accettabili.  Analogamente, se tutto funziona regolarmente, quando la temperatura dei componenti interni al PC scende, anche la  velocità di rotazione della  ventola si riduce.
Una  ventola sempre accesa, al massimo dei giri è, pertanto, un segnale inequivocabile di un problema al sistema di raffreddamento del nostro  portatile. In queste condizioni, infatti, la ventola gira al massimo della velocità, nel tentativo di abbassare le temperature interne al computer, ma non riuscendoci non rallenta mai.
Si  tratta di un aspetto molto delicato, da non trascurare, poiché i  componenti elettronici sono, per loro natura, estremamente sensibili alle alte temperature. Processore e scheda video, in particolare, soffrono molto le temperature elevate ed un impiego prolungato di questi componenti in tali condizioni ne può compromettere il normale funzionamento e ridurne sensibilmente la vita  utile.
Nei  computer portatili lo smaltimento del calore prodotto da processore e scheda video durante il loro funzionamento è agevolato da un gel  termo-conduttivo, conosciuto anche con il nome di "pasta termica" che, posto tra questi componenti e la piastra di raffreddamento (a cui  è  collegata la ventola del notebook) ha il compito di favorire la dissipazione del calore.
Con il passare del tempo, questa pasta termica tende ad ossidarsi perdendo la sua naturale capacità di trasferire calore. Anzi, in molti casi, deteriorandosi, finisce per fare da “isolante” non consentendo al processore o alla scheda video di trasferire il calore al sistema di raffreddamento del computer. Da ciò deriva il surriscaldamento di cui sopra.
In  questi casi è essenziale intervenire tempestivamente per ripristinare questo gel termo-conduttivo e riportare il sistema di raffreddamento del notebook a livelli di efficienza ottimale.
L’operazione  è abbastanza complessa e richiede una specifica attrezzatura in quanto, nella quasi totalità dei casi, è necessario disassemblare completamente il notebook per poter “metter le mani” sui componenti interessati.
Faccio presente che questo articolo non vuol assolutamente essere una guida pratica alla risoluzione di questo tipo di problemi, ma è finalizzato solo a spiegare le cause che portano al surriscaldamento del  portatile e la soluzione tecnica che può essere adottata. Pertanto,  sconsiglio vivamente di tentare operazioni fai-da-te di questo tipo sui  vostri dispositivi se non disponete delle conoscenze tecniche e delle  attrezzature specifiche necessarie per eseguire in sicurezza interventi  di questo tipo.
Infine, un suggerimento. Questo processo di ossidazione della pasta termica è, purtroppo, inevitabile: prima o poi tutti i portatili accuseranno questo problema. Quello che possiamo fare è ritardarne il più possibile la comparsa adottando, nell’uso quotidiano del nostro portatile, alcune semplici accortezze.
Ad  esempio, è essenziale evitare di utilizzare il computer in ambienti polverosi o tenendolo sulle gambe, magari seduti sul divano. Questa cattiva abitudine, infatti, ostruisce le prese d’aria che tutti i portatili hanno nella parte inferiore e impedisce il corretto afflusso di aria fresca all’interno del case. Le temperature di esercizio, in queste condizioni, salgono rapidamente e costringono la ventola ad aumentare la velocità  di rotazione.
Ciò comporta un'usura precoce della  ventola e, soprattutto, un'accelerazione del processo di ossidazione della pasta  termica. Lo stesso dicasi per coloro che hanno l’abitudine di usare il portatile sul letto, su copertine o comunque su superfici  morbide o spugnose. Il portatile dovrebbe essere sempre utilizzato appoggiato su un piano rigido e stabile, proprio per non correre il rischio di ostruire le prese d’aria posto sulla base.
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