Campagna malware su Android: utenti di Tik Tok e videogiocatori nel mirino
Pubblicato da Studio Nassisi® | Servizi Informatici in Alert · Mercoledì 03 Lug 2024 · 2:00
In questi giorni, un gruppo di hacker pakistani (noto con l'appellativo di APT36) ha avviato una nuova campagna malware con l'obiettivo di colpire gli utenti di dispositivi Android. Il software malevolo che questi criminali informatici stanno utilizzando per violare tali dispositivi è noto come CapraRAT.
Si tratta di un malware molto insidioso, un trojan, che di fatto può consentire l'accesso in remoto ai dispositivi infetti, registrare audio e video e raccogliere dati ad insaputa, ovviamente, degli ignari utenti.
Le modalità di attacco sono abbastanza "classiche". Detto malware, infatti, è stato camuffato ed inserito in alcune versioni contraffatte di app molto note e diffuse, nello specifico Tik Tok ed diverse app di gioco tra cui Crazy Games.
La scelta di app di questo tipo non è casuale... si tratta, infatti, di app che per il loro normale funzionamento richiedono un gran numero di autorizzazione, molto delle quali particolarmente delicate ed invasive come, ad esempio, l'accesso alla posizione dell'utente, agli SMS, alle chiamate, ai contatti, al microfono, ecc.
Come ho più volte ricordato su queste pagine è quanto mai opportuno prestare sempre la massima attenzione alle autorizzazioni che le app che installiamo sui nostri dispositivi ci richiedono per funzionare.
Se riteniamo queste autorizzazioni eccessive o comunque non in linea con le finalità per l'app è stata progettata dobbiamo subito sospettare della sua sicurezza e disinstallarla il prima possibile. Attenzione poi a scaricare app e giochi solo dagli store ufficiali.
Sempre valido, infine, il consiglio di installare sui propri dispositivi mobili anche un buon antivirus, possibilmente di tipo professionale come Kaspersky o Eset.
Sebbene esistano anche delle alternative gratuite come Kaspersky Free o Bitdefender Antivirus Free personalmente non ne consiglio l'utilizzo, se non in casi particolari, poiché tali soluzione non sono in grado di offrire (ovviamente) un livello di protezione adeguato rispetto alle tante minacce costantemente presenti in Rete.
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