Bloccato in Europa l'addestramento della IA di Meta con i dati degli utenti
Pubblicato da Studio Nassisi® | Servizi Informatici in News · Venerdì 28 Giu 2024 · 2:45
Com'è ormai noto, a partire dal 26 giugno 2024, Meta avrebbe avviato la fase di addestramento della sua nuova IA utilizzando tutti i post, i commenti, le immagini, i video e le interazioni degli utenti che utilizzano le piattaforme Facebook, Instagram e WhatsApp.
Grazie a ben 11 denunce depositate presso la Commissione Europea da parte della Non profit Noyb (Non of your business) che si occupa di tutelare i diritti dei consumatori, il lancio della IA di Meta è stato, per il momento, bloccato almeno per i cittadini residenti nell'ambito dell'Unione Europea.
Meta (ovviamente!) si dichiara "delusa" per il blocco poiché ritiene che, a causa di esso, si farà "un passo indietro nell'innovazione europea, la concorrenza nello sviluppo dell’IA e si introdurranno ulteriori ritardi nel portare i benefici dell’IA alle persone in Europa".
I signori di Meta sono proprio sicuri che gli utilizzatori dei loro servizi e piattaforme sia così contenti e, soprattutto, impazienti di ottenere questi tanto decantati "benefici dell’IA"?
A giudicare dal numero impressionante di richieste di opposizione che hanno ricevuto negli ultimi giorni non si direbbe affatto!
Sulla pagina ufficiale di Meta potete leggere il comunicato rilasciato dall'azienda:
"Siamo delusi dalla richiesta della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), il nostro principale regolatore, per conto delle DPA europee, di ritardare la formazione dei nostri modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) utilizzando contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram, in particolare da quando abbiamo incorporato il feedback normativo e le autorità di protezione dei dati europee sono state informate da marzo. Si tratta di un passo indietro per l’innovazione europea, la concorrenza nello sviluppo dell’IA e ulteriori ritardi nel portare i benefici dell’IA alle persone in Europa.
Rimaniamo fortemente fiduciosi che il nostro approccio sia conforme alle leggi e ai regolamenti europei. La formazione sull'intelligenza artificiale non è un'esclusiva dei nostri servizi e siamo più trasparenti di molti dei nostri omologhi del settore.
Ci impegniamo a portare la Meta AI, insieme ai modelli che la alimentano, a più persone in tutto il mondo, inclusa l’Europa. Ma, in parole povere, senza includere informazioni locali potremmo solo offrire alle persone un'esperienza di second'ordine. Ciò significa che al momento non siamo in grado di lanciare Meta AI in Europa.
Continueremo a lavorare in collaborazione con il DPC in modo che le persone in Europa abbiano accesso – e siano adeguatamente servite – allo stesso livello di innovazione dell’intelligenza artificiale del resto del mondo.
Questo ritardo ci consentirà inoltre di rispondere alle richieste specifiche che abbiamo ricevuto dall'Information Commissioner's Office (ICO), il nostro regolatore del Regno Unito, prima di iniziare la formazione".
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